Carta d'identità elettronica | Elenco procedimenti | Elenco delle tipologie di procedimento | Tipologie di procedimento | Attività e procedimenti | Amm. Trasparente

Carta d'identità elettronica

La carta d'identità è un documento di riconoscimento personale che viene rilasciato dal Comune ai residenti, o a coloro che vi dimorino temporaneamente (in quest'ultimo caso solo per gravi ed impellenti motivi e previo assenso del Comune di residenza).
 
Dall'Aprile 2018, anche il Comune di Cedegolo è stato abilitato al rilascio della C.I.E., cosiddetta carta didentità elettronica.

Per ottenere il documento occorre prendere appuntamento presso l’Ufficio Anagrafe con congruo anticipo, in quanto le operazioni di rilascio sono abbastanza complesse (il numero telefonico dell’Ufficio è 0364630331 interno 1).

Il giorno fissato, dovrà presentarsi personalmente all’Anagrafe con:

- una foto recente formato tessera in formato cartaceo o digitale conforme alle norme ICAO (dalle stesse caratteristiche di quelle da utilizzarsi per il passaporto), che Le verrà restituita una volta effettuatane la scansione;

- la tessera sanitaria - CRS;

- il documento d’identità scaduto o deteriorato (in caso di avvenuto furto o smarrimento è necessaria anche la denuncia all’autorità competente).                                                                                                               

Il funzionario dell’anagrafe rileverà le Sue impronte digitali, acquisirà la Sua fotografia e la sua firma ed invierà la domanda di rilascio via web al ministero. In sede di domanda di rilascio, qualora lo desiderasse potrà indicare il consenso o il diniego alla donazione di organi e tessuti.

La CIE ha un costo al cittadino di 22 euro, di cui 16,79 vanno direttamente allo Stato quali spese per l’emissione e la spedizione. L’importo andrà versato in contanti presso lo sportello al momento della richiesta del documento.

La consegna della CIE avverrà per posta raccomandata entro sei giorni lavorativi preferibilmente presso l’Ufficio Anagrafe del Comune, oppure presso l'indirizzo indicato dal cittadino al momento della richiesta, a cura del Poligrafico dello Stato che lo stamperà.

Per qualsiasi ulteriore informazione può consultare il sito ministeriale dedicato www.cartaidentita.interno.gov.it. o contattare l’Ufficio Anagrafe (telefono 0364630331 interno 1).

 
La carta di identità rilasciata ai minori di tre anni ha validità di tre anni, mentre quella rilasciata ai minori di età compresa  tra i tre e i diciotto anni abbia  una validità di cinque anni. Le carte di identità dei maggiorenni hanno  una validità di dieci anni prorogata  fino al raggiungimento della data di nascita dell'interessato.
La carta d'identità dovrà riportare la firma del titolare che abbia già compiuto dodici anni.
 
Al fine del rilascio del documento valido per l'espatrio ai minori è  necessario l'assenso dei genitori o di chi ne fa le veci, che dovranno quindi presentarsi entrambi al momento della richista della CIE. Qualora uno dei due genitori fosse impossibilitato, può presentarsi l'altro genitoe con l'atto di assenso del genitore assento, cui va allegata copia del documento di riconoscimento.
 
MINORI DI 14 ANNI
 
Le nuove disposizioni prevedono inoltre che per il minore di anni quattordici, l'uso della carta di identità per l'espatrio sia vinciolato alla condizione che il minore viaggi con uno dei genitori, o con chi ne fa le veci, in tal caso la carta di identità  può riportare, a richesta, il nome dei genitori o dei tutori.
Nel caso in cui invece il minore di quattordici anni vada all'estero con altre persone è necessario una dichiarazione di autorizzazione, rilasciata da chi può dare l'assenso, convalidata dalla Questura che riporti i dati della persona o ente a cui il minore è affidato. 
 
VALIDITA'
 
Con l'entrata in vigore del D.L. n. 112 del 25/6/2008 art. 31 convertito in L. n. 133 del 06/08/2008 la validità del documento per i maggiorenni è stato prorogato da 5 a 10 anni, dopo i quali deve essere rilasciata nuovamente. La scadenza del documento è stata modificata a seguito dell'approvazione dell'art. 7 del decreto-legge 9 febbraio 2012 n.5: a partire dall'aentrata in vigore di tale normativa, infatti, la scadenza del documento corrisponderà al giorno e mese di nascita del titolare. In pratica, quindi, la carta d'identità scadrà il giorno del compleanno del cittadino titolare.
 
 
DONAZIONE DI ORGANI - "UNA SCELTA IN COMUNE"

A partire dal 1° Giugno 2016 il Comune, al momento del rilascio di una nuova carta d'identità, offre ai suoi cittadini maggiorenni la possibilità di esprimere e far registrare la propria volontà sulla donazione, al momento del decesso, di organi e tessuti a scopo di trapianto. A tal fine sarà sufficiente manifestare la propria volontà all'Ufficiale d'Anagrafe, che stamperà e farà sottoscrivere al richiedente  un apposito modulo e provvederà all'inviodella manifestazione di volontà al S.I.T. (Sistema Informativo Trapianti).

Si fa presente che:

- esprimere la propria volontà è una facoltà e non un obbligo;

- la dichiarazione può essere resa al Ccomune esclusivamente in sede di rilascio della carta d'identità, altrimenti va resa all'A.S.S.T della Valcamonica o all'A.I.D.O.;

- in qualsiasi momento il cittadino potrà cambiare la propria decisione rivolgendosi agli appositi sportelli dell'A.S.S.T. della Valcamonica.

Ricevuta della richiesta della carta di identità elettronica: validità quale documento di riconoscimento

Si rende noto che è possibile utilizzare - nell'attesa della consegna del documento elettronico - la ricevuta della richiesta della carta di identità elettronica come documento di riconoscimento in quanto la stessa ha le caratteristiche previste dall'articolo 35, comma 2, del D.P.R n. 445/2000 e cioè è  munita di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente ed è rilasciata da un'amministrazione dello Stato.

Inoltre, il corretto rilascio della ricevuta risulta verificabile tramite un codice a barre QR Code riportato sulla prima pagina della medesima ed attraverso l'app Ve.Do : https://www.cartaidentita.interno.gov.it/identificazione-fisica/vedo/

 

N.B. : La propria carta di identità elettronica (Cie) può essere utilizzata anche per l'accesso ai servizi pubblici on line dei Paesi dell'Unione europea connessi al nodo eIDAS.

Il documento di identità on line è infatti interoperabile anche fuori dai confini nazionali, sempre nell'ambito dei servizi ai quali è abilitato, grazie alla connessione al nodo eIDAS italiano da parte del ministero dell'Interno, che rilascia la Cie e garantisce l'autenticità dei dati anagrafici in essa contenuti.

La Cie si aggiunge così allo Spid (sistema pubblico di identità digitale) come strumento elettronico per attestare la propria identità digitale per accedere ai servizi pubblici online dei Paesi dell'Unione, dando in concreto attuazione al regolamento eIDAS (Regolamento (UE) n. 910/2014). L'atto definisce la base normativa comune per garantire interazioni elettroniche sicure tra cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche, e aumentare la sicurezza e l'efficacia dei servizi e delle transazioni elettroniche (e-business ed e-commerce) nell'Unione europea.   

Attivando il Login eIDAS, le amministrazioni che già rendono disponibili i propri servizi online attraverso SPID possono estendere la possibilità di fruirne ai cittadini dell’Unione Europea, che vi possono accedere tramite le identità digitali (eID) fornite dai Paesi di origine.

Allo stesso tempo gli altri Stati UE, attraverso i loro rispettivi nodi eIDAS, possono consentire l’accesso ai loro servizi ai cittadini italiani provvisti di SPID e di carta d’identità elettronica.

 

Cosa sono PIN e PUK e come utilizzarli

Assieme alla CIE il cittadino riceve due codici di sicurezza, il PIN e il PUK.
Tali codici vengono forniti in due parti, la prima delle quali è contenuta sempre nell’ultimo foglio della ricevuta cartacea fornita dall’operatore comunale al termine della richiesta di rilascio presso lo sportello.

La seconda parte è contenuta nella lettera di accompagnamento presente nella busta con cui il cittadino riceve la CIE.Il cittadino deve unire le due metà e conservare con cura i due codici così ottenuti. Essi sono necessari nel momento in cui si utilizza la CIE per accedere ai servizi digitali in rete, mediante Entra con CIE oppure quando si utilizza il documento con il Software CIE come descritto nel manuale d’uso di quest’ultimo.

Nel dettaglio, il codice PIN (Personal Identification Number) è necessario per abilitare l’accesso vero e proprio per il tramite della CIE mentre il PUK (Personal Unblocking Number) è necessario per sbloccare il PIN a seguito di tre tentativi errati di immissione, impostando, eventualmente, un nuovo valore.

Lo sblocco del PIN mediante il PUK è possibile da computer mediante il Software CIE e da smartphone mediante l’app CIE ID. Dieci tentativi errati di immissione del PUK durante la procedura di sblocco PIN, comportano il blocco irreversibile della CIE. Nel caso in cui si sia smarrita una o entrambe le metà dei codici PIN e PUK è possibile richiedere la ristampa richiedendola presso il competente ufficio comunale, fornendo apposita delega.
Può essere richiesta la ristampa di una o di entrambe le metà. Nel caso in cui si richieda la ristampa della seconda metà, quest’ultima da procedura viene inviata via e-mail all’indirizzo specificato in fase di richiesta della CIE o a qualunque altro indirizzo. Non è ammesso l’utilizzo della PEC.

PIN e PUK della CIE hanno lo stesso principio di utilizzo di quelli di una SIM per il cellulare.

Cie 3.0, tutti gli usi digitali della nuova carta d’identità

La carta d’identità elettronica (CIE) 3.0 è una piattaforma che va ben oltre l’accertamento dell’identità fisica. Dall’uso come token di autenticazione per SPID L3, al riconoscimento per la firma di un contratto, al controllo accessi su mezzi pubblici o badge, ecco perché CIE 3.0 è uno dei documenti più avanzati d’Europa.

Dal punto di vista funzionale, la CIE 3.0 (il numero si riferisce alla versione delle specifiche del chip) è una carta che permette l’accertamento dell’identità fisica e dell’identità digitale, in linea con quanto necessario per il riconoscimento in Europa. Ma è anche molto di più: grazie alla interfaccia NFC è infatti possibile usarla con smartphone e altri terminali di possibilità ed è conforme ai requisiti di sicurezza ICAO MRTD.

La funzionalità identità digitale della Cie 3.0

La funzionalità “Identità Digitale” è implementata dall’applicazione ECC IAS (European Citizen Card, Identification, Authentication, Signature).

Sulla carta è presente una chiave privata e un certificato di autenticazione X.509, con codice fiscale, nome e cognome del titolare. Il certificato è firmato dalla Certification Authority (CA) del Ministero dell’Interno, presente nelle liste di autorità di certificazione pubblicate dall’Agenzia per l’Italia Digitale.

La CIE potrà essere utilizzata come strumento di identità digitale LoA4 (ISO 29115) per usufruire di servizi erogati dagli altri stati membri. Con la CIE si realizza così uno strumento di identità digitale equivalente a uno SPID L3 in cui il legame tra la persona fisica, i suoi dati anagrafici e l’identità digitale viene formato e garantito in piena sicurezza dallo Stato.

La Cie 3.0 e Spid

Oltre a realizzare uno strumento di identità digitale in sé, la CIE è anche utilizzabile come token di autenticazione per SPID L3, poiché basata su certificati digitali e chiavi private sicuramente memorizzate. Il processo di federazione degli erogatori di servizi è estremamente semplice, in quanto il sistema si presenta come un identity server SAML 2, compatibile SPID. Allo scenario accennato sopra, se ne aggiungono diversi altri, come ad esempio:

  • CIE come secondo fattore di autenticazione su mobile: in presenza di credenziali già assegnate ad un utente nel contesto di un’organizzazione, la carta può essere utilizzata per generare una One Time Password (OTP): non vi è più bisogno di creare un oggetto fisico per timbrare, è sufficiente rendere disponibile un’applicazione che utilizza il codice fiscale per collegare le credenziali fornite dall’azienda al certificato della CIE.
  • CIE per l’autenticazione su desktop e mobile: sebbene i contenuti in Internet vengano sempre più spesso consumati via mobile, vi sono alcuni casi in cui l’interazione avviene da desktop. In questi casi, si può utilizzare lo smartphone come un lettore NFC “collegato” al desktop tramite un meccanismo di push-notification che invoca un’applicazione in grado di interagire con la CIE. Una possibile applicazione è quella di poter accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione che, in alcune situazioni (ad esempio, si pensi all’iscrizione dei figli a scuola), richiedono l’inserimento di molti dati da tastiera, operazione scomoda da smartphone.
  • On-boarding digitale: processo di fondamentale importanza per il successo sul mercato nel settore bancario e fintech in cui vi è una forte spinta alla digitalizzazione dei servizi, al fine di proporre ai clienti offerte sempre più mirate e personali. La CIE può giocare un ruolo importante per il riconoscimento certo e l’acquisizione dei dati per la sottoscrizione di un contratto.

Nonostante si sia riconosciuta la centralità dell’uso combinato della CIE 3.0 con dispositivi mobili grazie all’interfaccia NFC, il Poligrafico ha reso disponibili anche dei middleware per diversi sistemi operativi per permettere l’utilizzo di lettori NFC che si collegano al computer via porta USB.

Servizi PINless

La CIE 3.0 è utilizzabile anche in scenari ‘PINless’ dove il tipo di applicazione non richiede l’inserimento di un PIN, come ad esempio per controllo accessi o trasporto pubblico. Nel chip è presente il NIS (Numero Identificativo Servizi), leggibile liberamente e associato al codice fiscale nel sistema di emissione. Se è richiesta maggiore sicurezza, il NIS può essere usato in modalità ‘autenticata’, mediante la verifica di una firma dinamica.

 

Garanzia dei dati richiesti per l'emissione della CIE

L'emissione della CIE richiede la rilevazione di numerosi dati, molti dei quali già nelle banche dati della Pubblica Amministrazione, quali quelli anagrafici o il codice fiscale, ma vengono obbligatoriamente raccolti anche dati biometrici, quali la firma e, soprattutto, le impronte digitali.

La sicurezza relativa alla raccolta, gestione e conservazione di tali dati, è garantita a livello normativo dalle disposizioni contenute dal decreto del Ministero dell'Interno del 23/12/2015, nel quale, in particolare nell'allegato B, sono contenute le modalità tecniche per l'emissione della CIE.

Al riguardo si è espresso in più riprese il Garante della Privacy, in particolare con il parere del 17/12/2015, a cui si rimanda.

Firma con CIE - CIESign

La Carta di Identità Elettronica (CIE) è rilasciata dallo Stato italiano e può essere utilizzata come dispositivo di firma elettronica avanzata (FEA) per firmare documenti elettronici.

È possibile apporre una firma con CIE su file di qualsiasi estensione (.pdf, .jpg, .png…). Le tipologie di firma consentite sono:

  • PAdES” – se si intende produrre un file PDF firmato digitalmente;
  • CAdES” – per tutte le altre tipologie di file.

Per firmare un file con la Carta di Identità Elettronica occorre esserne materialmente in possesso (modalità di firma “in locale”), e conoscere il PIN. Attualmente sono disponibili due modalità di firma:

  • Desktop” – la firma elettronica avviene tramite un computer collegato a un lettore di smart card contactless per la lettura della CIE, su cui deve essere installato il “Software CIE“. La verifica della firma elettronica nella modalità Desktop può essere effettuata con l’app “CieID”;
  • Mobile” – la firma elettronica avviene tramite uno smartphone dotato di interfaccia NFC su cui deve essere installata l’app “CieSign” (disponibile su Google Play e App Store) che permette anche di effettuare la verifica della firma elettronica.

Il documento firmato elettronicamente con CIE potrà essere facilmente condiviso tramite
e-mail, WhatsApp e altre app di messaggistica.

La firma con CIE è regolamentata dalla normativa italiana e riconosciuta dalle Pubbliche Amministrazioni che ne consentono l’uso.

Per scoprire come firmare digitalmente con la CIE guarda il Tutorial CieSign.

Informazioni

Termini di conclusione:

6 giorni lavorativi

Normativa di riferimento:

R.D. 18/6/1931, n. 773 - art. 3; R.D. 6/5/1940, n. 635 - artt. 288 - 294; D.L. 13 maggio 2011 n. 70, decreti ministeriali 23/12/2015 e 25/05/2016 Regolamento UE n° 910/2014 in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari - eIDAS

Modalità di avvio:

Istanza di parte